Alcune opere selezionate del grande GIO PONTI per conoscerlo meglio.
Il designer e l’architetto, 2 figure presenti in egual misura nella sua professionalità.
D.655.1 COMO’ DI GIO PONTI realizzato da Molteni |
Comò disegnato in diverse varianti tra il 1952 e il 1955.
La riedizione è prodotta sulla base dei disegni originali custoditi nei Gio Ponti Archives e la direzione artistica dello Studio Cerri & Associati per la Gio Ponti Collection.
CARATTERISTICHE:
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MISURE cm L.185 P.52 H.89,9
D.151.4 POLTRONA disegnata nel 1949 |
Finiture struttura in massello di noce , rivestimento in pelle o tessuto in vari colori. Piedi in legno massello con puntale in ottone.
Appassionato da sempre al tema dell’ arredo navale, Gio Ponti ne fece diretta esperienza in 4 transatlantici rinnovati o costruiti ex-novo dopo la guerra, tra il 1949 e il 1951: Conte Grande, Conte Biancamano, Andrea Doria e Giulio Cesare.
E allora le navi arredate da Ponti in questi anni diventano “navi cariche d’arte, viaggiante annunciazione dell’Italia”.
Ponti progetta questa poltroncina con lievi varianti per le navi.
CARATTERISTICHE:
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MISURE cm L.70 P.74 H.75
D.154.2 Poltrona disegnata nel 1953 |
Struttura in poliuretano, rivestimento in pelle o tessuto in vari colori. Piedi in metallo cromato. Rivestimento Unico.
Vince nel 2016 il prestigioso Wallpaper Design Awards e diventa un’icona Molteni&C.
La poltrona è stata disegnata per uno dei progetti più cari a Gio Ponti, la villa Planchart a Caracas del 1953-57.
PERCHE’ E’ COSì IMPORTANTE VILLA PLANCHART?
La villa è dedicata ad Anala e Armando Planchart, raffinati collezionisti d’arte, amanti dell’architettura e appassionati dell’Italia, sorge a Caracas, sulla cima di una collina che sovrasta le alture dalle quali si vede la città, la Villa viene considerata da Gio Ponti come “Opera maestra”, fu concepita per integrarsi nel paesaggio circostante:
” La vostra casa sarà leggiadra come una grande farfalla che, dopo aver attraversato l’oceano atlantico, si poserà dolcemente sulla cima della collina che sovrasta Caracas” – Ponti scrive ai Planchart.
Le linee svasate della poltrona D.154.2 ricordano questa immagine! |
La riedizione è seguita dalla direzione artistica dello Studio Cerri & Associati a cura di Molteni&C.
CARATTERISTICHE:
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2 versioni di rivestimento:
A – Tutto (esterno ed interno) rivestito nella stessa categoria e nello stesso colore.
B – Esterno rivestito in pelle, interno in tessuto.
(N.B: i rivestimenti sono difficilmente sfoderabili)
MISURE cm L.120 P.81 H.74
D.754.1 tappeto disegnato originariamente nel 1954 |
Realizzato in pelle di cavallino a 4 colori.
Il pavimento realizzato con marmo di provenienza italiana ricalca disegni geometrici, fonte di ispirazione per il tappeto.
Misure cm L.240 P.245
D.555.1 tavolino disegnato nel 1954-1955 . |
Realizzato per la casa dell’autore in via Dezza a Milano.
Struttura e gambe in metallo, con griglia colorata verniciata a mano, il piano è in cristallo trasparente.
La Casa di Ponti in Via Dezza
La casa che Gio Ponti abitò, con i suoi, dal ’57 in avanti (la sua ultima casa) contiene tutte le invenzioni pontiane in fatto di pianta, pareti, mobili, oggetti, che sono apparse negli anni 50:
- la pianta a spazio unico con pareti scorrevoli
- la finestra arredata
- i mobili auto-illuminanti
- i pannelli organizzati
- il pavimento e il soffitto rigati in diagonale
- il colore unico per tutta la casa (bianco e giallo)
- le sedie e i letti uguali in tutta la casa
- la pittura da tavolo
CHI E’ GIO PONTI, architetto Giovanni Ponti ?
Collabora con la manifattura ceramica Richard-Ginori (fino al 1938), incontra il critico Ugo Ojetti, figura di riferimento per la sua formazione.
Nel 1928 fonda, con Gianni Mazzocchi, la rivista Domus, uno strumento di diffusione delle nuove idee progettuali:
- concetto di italianità, unito alle teorie razionaliste, espresso nelle prime ”Case tipiche” dette Domus
- per le arti decorative si avvicina al critico Edoardo Persico
Si associa con Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini (1933-1945) con importanti progetti e realizzazioni:
- Scuola di Matematica alla Città Universitaria di Roma
- Facoltà di Lettere e Rettorato dell’Università di Padova
- Palazzo Montecatini
- Casa Marmont in via Gustavo Modena a Milano
- Casa Laporte in via Brin a Milano
- Villa Donegani a Bordighera
Crea per Garzanti la rivista Stile e collabora con Venini e De Poli.
Nel 1954 Ponti inventa il premio Compasso d’Oro, il più antico ma soprattutto il più autorevole premio mondiale di design.
Nato da un’idea di Gio Ponti fu per anni organizzato dai grandi magazzini la Rinascente, allo scopo di mettere in evidenza il valore e la qualità dei prodotti del design italiano allora ai suoi albori. Successivamente fu donato all’ ADI che dal 1958 ne cura l’organizzazione, vigilando sulla sua imparzialità e sulla sua integrità. I quasi 300 progetti premiati in oltre 50 anni di vita del premio, insieme ai quasi 2000 selezionati con la Menzione d’Onore, sono raccolti e custoditi nella Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro ADI. |
Negli anni ’50 realizza Villa Planchart e Villa Arreaza a Caracas, Villa Nemazee a Teheran dove la forma finita e la forma a diamante trovano espressione.
Nel 1957 progetta la casa di Via Dezza, adiacente allo studio, dove abiterà, espressione della sua cultura dell’abitare.
Nel 1964-66 la chiesa di San Francesco e la chiesa di San Carlo Borromeo rappresentano la tendenza alla smaterializzazione. Si sposta dall’America Latina all’Oriente: realizzerà gli edifici ministeriali di lslamabad in Pakistan, una villa per Daniel Koo a Hong Kong e alcune facciate per grandi magazzini a Singapore, a Hong Kong, a Eindhoven in Olanda.
Visita Molteni per la Gio Ponti Collection